Un’azienda e tutto ciò che si porta dietro: il territorio, la storia, le tradizioni e, naturalmente, i prodotti. Moltiplicato per più realtà diventa un progetto ambizioso, che unisce la Valtellina e il lago di Como, con la Latteria Sociale Valtellina, la più importante realtà lattiero-casearia della provincia di Sondrio, che ingloba la Latteria di Bellagio, a trainare piccole realtà produttive nelle due province confinanti. Latte, formaggi ma anche olio, miele, marmellate, vino, salumi e distillati che il progetto “TerrAtipica”, con la cooperativa con sede a Delebio quale capofila, intende valorizzare e promuovere. Un progetto da 200 mila euro, in parte finanziato dalla Regione Lombardia su un bando specifico.
Il sostegno alle piccole aziende partner, una ventina in totale, si declina in iniziative per la vendita diretta e quella online e in azioni per coinvolgere i consumatori. L’approccio innovativo è quello del marketing sensoriale che influenza la percezione, il giudizio e infine i comportamenti di acquisto attraverso la creazione di un legame emozionale con il brand “TerrAtipica”. Si punta sulla bontà e sulla genuinità dei prodotti ma anche sulle storie dei produttori e del territorio. Gli elementi distintivi sono tre: la terra, quale elemento naturale fonte di ricchezza, fondamentale per la produzione agricola; atipicità, la caratteristica che potrebbe emergere all’apparenza confrontando montagna e lago, ambiti che invece si rivelano molto simili negli spazi ridotti per l’agricoltura e nella polverizzazione dei terreni; tipicità, a evidenziare l’impronta, il carattere e l’anima di questi territori che si ritrovano nei prodotti. ≪TerrAtipica – spiega il responsabile marketing Maurizio Giboli che coordina il progetto – si fonda sull’attenta selezione dei prodotti e dei produttori, valorizzando le piccole realtà con un legame stretto con la tradizione e puntando su specialità agroalimentari in grado di interpretare il territorio di origine e di evocarne le caratteristiche. Il marchio li rende visibili e riconoscibili, quindi attrattivi nei confronti dei consumatori≫. Per la vendita sono stati individuati due canali, tra loro complementari, lo spazio fisico e quello virtuale: i punti vendita aziendali e gli spacci della Latteria Sociale Valtellina di Delebio, Dongo e Bellagio da una parte, e l’e-commerce dall’altra, attraverso una piattaforma già strutturata, “Valtellina shop”, una vetrina per gli acquisti online, attiva da due anni, sviluppata da un’altra azienda del territorio, Webtek. Sollevati dall’impegno nella gestione e dai costi, i produttori, tutti locali, possono sfruttare la visibilità per farsi conoscere e per vendere i loro prodotti ≪L’idea è nata per garantire questa opportunità alle aziende senza investire e senza doversi preoccupare della logistica, poiché tutto è centralizzato – spiega Emanuele Pasini, amministratore delegato di Webtek -. È partito come start up crescendo nei numeri e diventando un punto di riferimento per tanti produttori: i clienti riconoscono la qualità dei prodotti, la cura nel confezionamento e nella spedizione e ordinano periodicamente≫. Come “TerrAtipica” anche “Valtellina shop” ha quale obiettivo la valorizzazione del territorio e la partnership ha rappresentato un’evoluzione naturale.
Le produzioni tipiche selezionate avranno un ulteriore sbocco attraverso il loro utilizzo nelle preparazioni, sia per la consegna a domicilio in tempi di pandemia che per gli eventi di piazza e lo street food quando saranno di nuovo consentiti, grazie alla presenza di partner specializzati in questi settori. Tra i prodotti che beneficeranno delle azioni previste dal progetto per allargare il proprio bacino di vendita vi sono quelli più rinomati, come il Valtellina Casera e il Bitto, quelli tradizionali, quali Scimudin, Lariano e Semuda, il burro di Bellagio, le produzioni biologiche, le confetture e la frutta locale, le caramelle, il succo di mele e l’aceto di mele, il miele, le erbe aromatiche, i sali aromatizzati, il vino della Valtellina e quello delle terre lariane, l’olio del lago di Como, i salumi, le birre, gli amari e i distillati.
Azioni mirate e articolate che consentiranno di raggiungere una serie di obiettivi strategici per l’intero territorio, non soltanto per il settore agroalimentare: la salvaguardia dell’agricoltura in aree svantaggiate, una migliore remunerazione delle produzioni agricole, la valorizzazione delle risorse umane, l’accesso a nuove modalità di commercializzazione dei prodotti. Strategico per lo sviluppo dell’agricoltura di questi territori è il cambiamento che produrrà la creazione di un’aggregazione territoriale forte, in grado di confrontarsi con il consumatore finale: un’innovazione importante da realizzare attraverso la cosiddetta “food experience”. Il progetto include anche attività di formazione e di informazione per gli operatori e il personale impiegato nella vendita. Su una scala più ampia e in prospettiva futura la finalità individuata dal progetto è quella di migliorare l’immagine e la visibilità non di singoli prodotti bensì di un territorio, due nello specifico, nel quale il consumatore possa riconoscere un punto di riferimento al quale rivolgersi per i propri acquisti.